Il fenomeno Grundig

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Raidermaniac.
CAT_IMG Posted on 5/1/2010, 19:29




Note introduttive

E' ormai da qualche anno che, in Italia, ha preso il via una sotterranea ma tenace riscoperta del famoso gruppo tedesco che visse negli anni 70/80 il suo massimo periodo di produttività e successo commerciale.
La Grundig era, al pari di quanto oggi potrebbero essere colossi come Sony o Philips, un industria che articolava la propria produzione in vari rami dell'elettronica di consumo, non era pertanto una casa specificatamente dedita all'hi-fi puro, benchè gli dedicasse comunque ampio spazio, al contrario si ricordano col marchio Grundig , televisori, elettrodomestici assortiti e persino radiosveglie.

Grundig Super Hi-Fi


La riscoperta del marchio in questione è legata a particolari linee produttive le quali, pur con alcune differenze, rientrano in un lasso di tempo abbastanza ristretto a cavallo dei due decenni 70 e 80. L'opera di riscoperta nel nostro paese si deve a Massimo Ambrosini, appassionato e progettista a sua volta di apparecchiature hi-fi, il quale è ufficialmente lo "scopritore" del cosidetto CCI (Circuit Chassis Interface), caratteristica circuitale che caratterizza la produzione "buona" Grundig dell'arco temporale a cui si accennava sopra.

Il resto della produzione Grundig, sia precedente che posteriore, sembra invece rientrare nei canoni della normale hi-fi di produzione industriale dell'epoca, ben costruita e durevole ma priva di particolare pregio audiofilo.
 
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Raidermaniac.
CAT_IMG Posted on 6/1/2010, 14:40




Gli apparecchi rilevanti

Come accennato in precedenza solo alcune linee produttive Grundig beneficiano della caratteristica CCI (di cui il buon Ambrosini non ha mai rivelato comprensibilmente la natura, ma che ha reso noto essere un qualcosa che ha a che vedere principalmente col telaio degli apparecchi).

Questa è la lista "ufficiale" di prodotti Grundig certificati CCI e quindi in possesso di doti sonore particolarmente elevate:

GIRADISCHI
PS 1020
PS 1010

FONORIVELATORI
SHURE M75B (con stilo N75GT2)
SHURE M85G (con stilo N91G o N75GT2)

CD PLAYERS
CD 7500
CD 7550
CD 35

AMPLIFICATORI INTEGRATI
SV 160
SV 700
SV 1200
V 7000
V 1700
V 20
V 30
V 35

PREAMPLIFICATORI
XV 7500

SINTOAMPLIFICATORI
R 20
R 25
R 30
R 35
R 40
R 48

DIFFUSORI
MINI BOX 50
BOX 300 (posizionamento a scaffale)
BOX 400 (posizionamento a scaffale)
BOX 500 (posizionamento a scaffale)
BOX 650 professional (posizionamento a piedistallo)
BOX 850a professional (posizionamento a piedistallo)
BOX 1500a professional (posizionamento a piedistallo)
BOX 2500a professional (posizionamento a piedistallo)
SL 1000/1000a (disposizione a pavimento)

Posto di seguito un articolo di Marco Amboldi che traccia una ottima panoramica dei suddetti apparecchi aggiungendo una serie di considerazioni generali circa il suono di queste macchine e il loro rapporto con le apparecchiature moderne.

Grundig Articolo 1
Grundig Articolo 2
Grundig Articolo 3
Grundig Articolo 4
Grundig Articolo 5
Grundig Articolo 6
 
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Raidermaniac.
CAT_IMG Posted on 16/2/2010, 14:56




Considerazioni pratiche

Si ma, dopo tutto questo clamore intorno all'argomento, come suonano relamente questi apparecchi?

Sulla rete si legge di tutto, come sempre si creano partiti e fazioni, chi incensa e chi denigra, è pertanto necessario fare un pò d'ordine e cercare di dare una corretta collocazione di merito al suono di questi apparecchi che tanto polverone hanno sollevato.

Premetto di essermi avvicinato ai Grundig in occasione del meeting romano del 2008 tenutosi in quel di Cinecittà, e successivamente, spinto dalle ottime impressioni ricavate quel giorno, di aver acquistato e/o ricevuto in prova quasi tutti i modelli di elettroniche e diffusori ritenuti più ben suonanti.
Ho inoltre cercato, laddove possibile, di confrontare queste macchine con qualsiasi cosa mi sia capitata a tiro, ad iniziare naturalmente dal mio impianto preesistente.

I confronti che nel tempo ho potuto effettuare hanno radicalmente modificato il mio approccio al mondo dell'alta fedeltà, di cui non potevo (e non posso tuttora) vantare una conoscenza esaustiva, ma di cui sapevo abbastanza da avere delle idee per buona parte molto sbagliate. Ma andiamo con ordine.

Il suono Grundig
Non essendo nè un tecnico nè un recensore ma un semplice appassionato mi scuso anticipatamente se esporrò le mie sensazioni con una terminologia impropria, pertanto vogliate cogliere il senso di ciò che ho da dire tenendo presente questo aspetto.
Questi Grundig suonano, e "le suonano" anche pesantemente a moltissime cose che imperversano nel mercato hi-fi, anche di nobile pedigree. E' un suono innanzitutto "non compresso", laddove la non compressione è riferita essenzialmente alla dinamica della musica: è un pò quello che accade con i dischi, in cui è molto facilmente percepibile un esemplare dal suono libero e vivido da uno in cui una non ottimale ripresa e/o le successive fasi di missaggio hanno appesantito il messaggio sonoro fino a renderlo opaco e appunto poco dinamico. Probabilmente il fatto che i diffusori Grundig siano casse chiuse (lavorando quindi in sospensione pneumatica) aiuta molto nel raggiungimento di questo obbiettivo, in quanto questo tipo di caricamento se correttamente proggettato, realizzato e foraggiato ben si presta ad esaltare l'aspetto dinamico. Tra i progettisti del passato, Snell è certamente un nome da prendere a paradigma in tal senso, e anche il piccolo modello KIII che ebbi in casa per qualche tempo, non faceva eccezione, seppure con limiti di altra natura.

Un suono dunque non compresso (o più appropriatamente poco compresso) porta inevitabilmente ad una resa più aperta e dinamica, e se questo aspetto può essere accreditato in primis ai diffusori della casa, le elettroniche (gli ampli in particolare) a loro volta sembrano comportarsi quasi da "complemento sonoro", scavando anch'esse nel messaggio inciso ma porgendolo ai diffusori con un calore di fondo che dona rotondità e profondità al tutto.
E' inevitabile che questa miscela di ottima dinamica, grande dettaglio ed eufonia genera un ascolto incredibilmente piacevole e "diverso", dove anche il contenuto armonico di voci e strumenti è ben rappresentato. A confronto, la produzione standard hi-fi odierna (e non solo) produce risultati sempre inferiori proprio per questa mancanza di "libertà armonica", e per trovare cose all'altezza o superiori (ma di caratteristiche generali comunque DIVERSE) bisogna rivolgersi a vecchie glorie del passato o a quei pochi esempi di alta fedeltà "illuminata" che però recano sempre il problema dell'alto costo (ma questo argomento lo tratteremo a parte in modo più approfondito).

Il miglior suono in assoluto?
Eccoci dunque al dilemma che più divide i pareri su questo argomento.
Potrei rispondere a questa domanda con un sintetico no, ma credo che la risposta meriti di essere un minimo più articolata: se da un lato non posso affermare che questo suono sia quanto di meglio abbia ascoltato in vita mia in tema di riproduzione audio (e ancor più rispetto alla musica dal vivo), d'altro canto non posso sminuirne le indubbie e notevoli doti peculiari. Il fatto stesso che per dare una corretta collocazione di merito al suono Grundig si debba ricorrere a confronti che trascendono (e di molto) la sua natura di midclass hi-fi, la dice lunga sulla qualità assoluta che questi impianti(ni) riescono a donare. E per sgombrare il campo da ulteriori fraintendimenti sottolineo che qui non abbiamo a che fare con le "piccole" rivoluzioni alla T-amp o alla Lehmann Audio, microscopiche al confronto, qui abbiamo a che fare con apparecchi che sfoderano prestazioni di livello superiore, un piccolo VERO miracolo che affonda le sue radici in un epoca in cui anche nelle catene di produzione "consumer" lavoravano ingegneri evidentemente preparati e che sapevano offrire alla propria clientela apparecchi audio creati con passione e competenza per la materia. Il risultato è che molti audiofili italiani oggi hanno venduto i lori impianti (spesso anche molto costosi) per mettersi in casa elettroniche create in un epoca in cui molti di loro erano appena bambini. E questo è, al di là di qualunque speculazione professionale possibile sull'argomento, un dato di fatto che fa riflettere.

Dobbiamo poi considerare le inevitabili implicazioni economiche che, seppur di importanza nulla in termini di qualità assoluta, rivestono un aspetto impossibile da trascurare, nel senso che, costando oggi questi apparecchi cifre bassissime (quando non addirittura ridicole) in relazione al mercato dell'hi-fi, il loro rapporto qualità-prezzo assume proporzioni MOSTRUOSE e tali pertanto da far pendere l'ago della bilancia ancor di più dalla loro parte: è inutile girarci attorno, se si considera che oggi si può allestire un impianto Grundig completo a meno di 1000 euro "chiavi in mano" si può facilmente intuire come non esista nulla al mondo di pari prezzo e qualità che possa entrare anche lontanamente in competizione. La soluzione meno costosa di mia conoscenza che può suonare ragionevolmente meglio costa almeno il doppio (e bisogna comunque rivolgersi al vintage e sapere COSA si compra), di apparecchi nuovi non ne parliamo neanche...

I limiti intrinseci
Detto quindi che il sistema Grundig CCI, pur lodevole e degno di grande attenzione, non rappresenta il livello massimo ottenibile oggi quanto a fedeltà musicale, dove ricercare i limiti del sistema?

Partendo dall'assunto che allo stato attuale PROBABILMENTE nessun sistema al mondo è riuscito a colmare il gap che separa l'evento live da quello riprodotto, va comunque riconosciuta l'esistenza di alcune combinazioni che restituiscono un approssimazione di tale evento perlomeno verosimile, e certamente migliore di altri sistemi. E' solo ponendosi in una tale ottica che si possono evincere i limiti di qualunque sistema, Grundig compreso.

Dopo averne quindi tessuto le legittime lodi bisognerà rimarcare come il sistema CCI non riesca a dare al suono quella che viene solitamente definita matericità, ovvero il ricreare l'illusione di presenza fisica dello strumento (o dell'esecutore) nella propria stanza d'ascolto. Il Grundig che pure ricostruisce una versione attendibile dello strumento grazie all'apprezzabile lavoro nel porgere molte armoniche, si ferma un passo prima di dargli forma compiuta, ne fornisce una buonissima fotografia ma senza arrivare all'effeto 3-D. Naturalmente questa caratteristica, che racchiude una buona fetta del concetto di realismo d'ascolto, è appannaggio di pochissimi impianti assemblati con grande sensibilità e una conoscenza del suono live che DEVE essere molto ben sviluppata.

La cosa curiosa è che molte persone sembrano apprezzare questo suono definendolo proprio come aderente al reale, ma io non mi trovo d'accordo con costoro. Bisogna distinguere una certa facilità d'emissione e quindi una buona dose di naturalezza (doti presenti nel Grundig) col concetto di realismo assoluto che secondo me continua ad essere altra cosa.
Anche la cosidetta "profondità di campo" o "percezione dell'ambiente" sono parametri certamente importanti ma a mio avviso non determinanti in senso assoluto: la profondità ad esempio, che all'ascolto può risultare assai piacevole, di fatto nella realtà non esiste, a meno che io non mi trovi lontano dal punto di emissione e che quindi percepisca una distanza effettiva. Al contrario se ascolto un quartetto d'archi o un trio jazz il suono è molto diretto, dinamico e presente, a volte potrebbe risultare finanche aggressivo. Pertanto, anche le doti di eufonia e dolcezza che il Grundig palesa rimangono molto piacevoli ma anche un pò fasulle se rapportate a quello che la musica dal vivo è. Certo, anche quest'aspetto non è univoco e ambienti diversi effettivamente influiscono diversamente sull'evento (si pensi alla differenza che può esistere ad esempio tra un auditorium ed un piccolo club), ma nel complesso l'evento live continua ad apparirmi come dotato di un vita che nel Grundig riconosco solo formalmente.
La mia analisi può apparire spietata ed ingenerosa, ma in fatto di riproduzione sonora l'evento live è IL SOLO paragone possibile, e comunque i limiti che riscontro nel Grundig sono gli stessi ascoltati nella quasi totalità degli impianti che mi sono capitati di fronte, altrove in modo anche più accentuato. Il Grundig se non altro riesce a farsi perdonare con una piacevolezza complessiva realmente fuori dalla norma, riuscendo così a distrarre l'ascoltatore da quelli che più che difetti sono appunto dei limiti.

Conclusioni personali
Quanto sopra esposto è frutto delle mie prove pratiche, svolte nel tempo con atteggiamento totalmente privo di qualsivoglia preconcetto o faziosità.
Pur riconoscendo al Grundig taluni limiti strutturali lo tengo in grande considerazione in termini assoluti e personalmente lo consiglio vivamente a tutti coloro che sono insoddisfatti dei loro impianti o, ancor più, a chi vuole accostarsi al mondo dell'alta fedeltà ma non ha ancora cognizione di causa sulla "buona" alta fedeltà.
Io stesso ho sostituito a suo tempo il mio impianto personale con un "full CCI" e questo è al di là di ogni discussione l'attestato di stima più grande che potessi fare a questo storico marchio, che ha indubbiamente rappresentato (e lo fa tuttora) per me un percorso di crescita e di acquisizione di utilissime nozioni.
I miei progetti attuali vedono per l'appunto un diffusore Grundig come punto di partenza per la creazione di un impianto che tenti di coniugare le buone doti sopra descritte con quel senso di presenza che mi è sempre sembrato sfuggire al sistema CCI e che invece riscontravo altrove. Compito invero tutt'altro che semplice da conseguire, ma la passione per la musica giustifica ampiamente questi tentativi.

Quanto ad una parola conclusiva sul Grundig si può sinteticamente definirlo come un sistema certamente non perfetto ma assolutamente sorprendente sotto molti aspetti, anche se confrontato con nomi altisonanti, con in più il non indifferente bonus di un prezzo d'acquisto davvero contenutissimo che consente e autorizza il gioco a scoprire e provare, per il gusto di mettere in gioco le proprie idee e possibilmente rivederle alla luce di quello che è a tutti gli effetti un piccolo-grande evento nel mondo della riproduzione audio.












 
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faber-1969
CAT_IMG Posted on 17/2/2010, 14:16




mi prudono le manine.....
 
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Raidermaniac.
CAT_IMG Posted on 17/2/2010, 14:50




CITAZIONE (faber-1969 @ 17/2/2010, 14:16)
mi prudono le manine.....

la conseguenza naturale e fisiologica al prurito è quella di grattare... :P
 
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Raidermaniac.
CAT_IMG Posted on 7/3/2010, 19:21




Gli apparecchi provati

Naturalmente le opinioni espresse in precedenza sono frutto di lunga ed attenta frequentazione con i prodotti Grundig, che ho avuto modo di provare al completo nel mio ambiente d'ascolto con la sola eccezione dei receiver e dei diffusori della serie SL (che ho comunque potuto ascoltare in altre sedi).

Nelle varie prove che ho avuto modo di svolgere nel tempo ho potuto inoltre confrontare di volta in volta i prodotti Grundig con alcune realizzazioni di hifi moderna e vintage, ricavandone interessantissime conclusioni circa il valore intrisceco delle elettroniche tedesche rispetto ai vari modelli di diffusori, ma di questo parlerò più avanti.


Grundig CD 7500

Il CD 7500 era il lettore digitale "flagship" del marchio tedesco ed è da considerarsi tuttora un ottima macchina, nonostante gli oltre 25 anni che si porta sulle spalle: costruzione generale molto robusta, meccanica affidabilissima e un suono che fa venire più di un dubbio sul presunto progresso digitale avvenuto dagli anni 80 ad oggi (perlomeno nel segmento di mercato di fascia media).
Inserito nel mio, come in altri impianti, non ha lasciato infatti trasparire alcun imbarazzo anche a confronto con macchine molto più recenti e, teoricamente, avanzate. Ha invece sempre messo in luce un suono ben dettagliato, armonicamente abbastanza completo e mai stridente o freddo, in barba ai suoi dati di targa.

Grundig CD 7500

Sicuramente la splendida meccanica di derivazione Philips ha il suo merito nel fornire una così convincente resa sonora ed un funzionamento sicuro, e molto sim deve alla sua robustezza costruttiva se ancora oggi si trovano molti esemplari perfettamente funzionanti e ancora in possesso di un affidabilità più che discreta. Non è poco, davvero.


Grundig CD 7550

Di analoghe prestazioni sonore anche il fratello minore CD 7550, anch'esso costruito in modo molto robusto ma con una meccanica meno curata e che spesso costituisce il punto debole dei vari esemplari reperibili nel mercato dell'usato, almeno questo è ciò che ho concluso per la casistica capitatami. L'estetica ha certamente molto meno appeal e sembra molto più invecchiata rispetto al 7500, ma ripeto che, se si trova un esemplare in buone condizioni di funzionamento, il versante sonoro è del tutto sovrapponibile al fratello maggiore.
 
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Raidermaniac.
CAT_IMG Posted on 2/2/2011, 00:42




Riprendo il topic dopo molto tempo a causa dei molti impegni personali.

Continuando nella descrizione di questi apparecchi vorrei soffermarmi ora sui diffusori di casa Grundig, a mio avviso il punto di forza di questa fortunata produzione.
A seguito di tutti gli ascolti da me effettuati negli ultimi due anni, in casa mia e in casa di amici, credo di poter affermare che il trittico 850/1500/2500 (nelle rispettive versioni "professional") rappresenti un pò la summa del suono Grundig. Questi diffusori suonano in maniera pressochè identica, fornendo solo più estensione in gamma bassa man mano che si sale di modello, ma restando del tutto sovrapponibili in quanto a timbro e risoluzione.
Come da sempre dice l'amico Massimo Ambrosini, vanno scelte in base alla stanza che si possiede, in modo da sfruttare correttamente il rinforzo delle pareti relativamente alla gamma grave.
Nella mia stanza, che è intorno ai 25mq, mi trovo benissimo con le 1500, per stanze più piccole la 850 può essere perfetta, mentre relativamente alle 2500 direi che questo diffusore abbisogna di stanze decisamente grandi per esprimersi al meglio, data la notevole estensione in basso che, in mancanza di spazio aperto in cui propagarsi, può risultare eccessiva e quindi dannosa per il delicato equilibrio timbrico complessivo.

Monitor Audio GR10
Le 2500a Professional a confronto con le Monitor Audio Gold Reference 10, un testa a testa....istruttivo

Naturalmente queste sono indicazioni di massima, la pratica insegna che occorre SEMPRE provare un diffusore nel proprio ambiente per saggiarne pregi ed eventuali controindicazioni.
Quello che è certo, e che costituisce il motivo di maggior pregio di queste acustiche, è che al di là il discorso "quantitativo" succitato, la prestazione timbrica è davvero ottima per ognuno di questi modelli. Un caro amico, audiofilo raffinato e di lungo corso, ascoltando una coppia di 850 per la prima volta, commentò semplicemente dicendo che era un miracolo che suonassero come suonavano. Il che, lungi dall'essere un attestato assolutistico e definitivo (ma mi chiedo: esiste in alta fedeltà qualcosa che può essere definito assoluto?), è perlomeno un attestato di stima notevole, ancor più se si pensa agli anni che questi diffusori hanno progettualmente sulle spalle e al fatto che adottano soluzioni tecniche pressochè abbandonate dalla produzione "highend" moderna: mobili squadrati, rifasatori, connettori punto linea, griglie parapolvere "accordate", disposizioni degli altoparlanti non speculari....eppure, è proprio grazie alla somma di queste caratteristiche che questi diffusori suonano come suonano, con quella facilità d'emissione e quella purezza timbrica che tante e tante casse moderne anche blasonate proprio non riescono a raggiungere.

Grundig Box 1500a
Le 1500a Professional in tre delle finiture prodotte: champagne, noce e nero opaco
 
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squeeme
CAT_IMG Posted on 4/4/2011, 09:29




onestamente, a 650 euro, secondo voi ci sono casse migliori delle SL1000? Ovviamente parlo di quel tipo di trasparenza e tridimensionalità, con aggiunto l'estensione in basso e la dinamica di cui mancano le suddette...
 
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pelmenky
CAT_IMG Posted on 5/4/2011, 16:19




CITAZIONE (squeeme @ 4/4/2011, 10:29) 
onestamente, a 650 euro, secondo voi ci sono casse migliori delle SL1000?

alla metà della cifra che indichi ci prendi le 2500a professional che come trasparenza e tridimensionalità non hanno nulla da invidiare alle sl1000 ma l'estremo inferiore e il "peso" generale sono molto più appaganti
 
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squeeme
CAT_IMG Posted on 5/4/2011, 19:34




CITAZIONE (pelmenky @ 5/4/2011, 17:19) 
CITAZIONE (squeeme @ 4/4/2011, 10:29) 
onestamente, a 650 euro, secondo voi ci sono casse migliori delle SL1000?

alla metà della cifra che indichi ci prendi le 2500a professional che come trasparenza e tridimensionalità non hanno nulla da invidiare alle sl1000 ma l'estremo inferiore e il "peso" generale sono molto più appaganti

così non vale xD
 
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sirius11
CAT_IMG Posted on 18/6/2011, 20:55




Qual è la differenza fra le 850 professional e le 850a professional?
 
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Raidermaniac.
CAT_IMG Posted on 21/6/2011, 15:35




CITAZIONE (sirius11 @ 18/6/2011, 21:55) 
Qual è la differenza fra le 850 professional e le 850a professional?

A livello costruttivo i due diffusori sono strutturalmente identici ed utilizzano la stessa componentistica sia come speakers che come crossover.
Le uniche differenze sono che le 850a hanno i rifasatori sugli altoparlanti e chi le ha analizzate internamente afferma che hanno un condensatore in poliestere sul tweetere in luogo dell'elettrolitico della versione "liscia".

In termini sonori le 850a hanno maggior apertura sul medio-alto e una trasparenza più sviluppata, non si tratta di differenze mostruose ma comunque chiaramente avvertibili.
Se si è ascoltatori non esigentissimi le 850 normali potrebbero andar già bene, ma io per poche decine di euro in più prenderei le 850a senza pensarci ;)
 
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sirius11
CAT_IMG Posted on 21/6/2011, 15:46




Le 850 le ho già. Sostituire il condensatore non è un problema. Fra poliestere ed elettrolittico la differenza è evidente; un carta e olio sarebbe ancora meglio. Per i rifasatori penso sia un problema irrisolvibile.
 
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ENEMA1
CAT_IMG Posted on 29/9/2011, 14:29




Ciao ragazzi ho un impianto grundig da vendere composta da: n. 2 box 2500 a professional e un receiver r 48 (mi pare). pronte foto per visura. fatemi sapere come poterle piazzare, magari a vero amatore.
 
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ENEMA1
CAT_IMG Posted on 3/10/2011, 13:29




Ciao a tutti, non ho avuto risposta alla domada fattavi tempo fa.
Se qualcuno vollesse essere cosi gentile da potermi dare alcune indicazione può scrivere a : [email protected]

grazie a tutti
 
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33 replies since 5/1/2010, 19:29   29125 views
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